Le migliori bollicine da accostare ai salumi
A seconda della tipologia del salume è necessario trovare il calice ideale. Sale, grasso, affumicatura e spezie: sono gli elementi da considerare per trovare un vino perfetto da abbinare ad uno specifico salume. L’appartenenza ad una medesima regione o zona di produzione spesso riflette la presenza di ingredienti comuni, tecniche di cottura simili e aromi complementari. In alcuni casi un vino bianco fresco e frizzante è essenziale, in quanto è in grado di smorzare l’acidità dovuta all’alta percentuale di grasso del salume. Sono leggendari gli accostamenti tra Champagne Rosé o Blanc de Noirs. Nel caso di alto contenuto di sale nei salumi, la freschezza è un criterio fondamentale quando si sceglie un calice in abbinamento. La presenza di una buona spalla acida come quella di un Franciacorta DOCG, permette al vino di rinfrescare il palato e invitare ad un nuovo assaggio.
Tipologie di salumi
Parlare di salumi è molto generico, perché in Italia esistono numerose varietà accumunate dalla lavorazione della carne macinata, proveniente da suini, ovini e bovini. Un criterio fondamentale è la stagionatura: quando un salume viene stagionato assume sentori e aromi particolarmente intensi e complessi con decise note affumicate. In questo caso è consigliato un vino fresco e giovane come un Prosecco o un Lugana in versione spumantizzata. Altri due fattori da tener conto nella scelta di abbinamento sono la speziatura e la sapidità. Da un lato queste due caratteristiche possono rivelare una nota leggermente piccante, richiedendo abbinamenti con vini che riescano a reggere il confronto come vini spumanti fruttati o provenienti dall’affinamento sui lieviti.
Culatello e bollicine
Un vero connubio per l’aperitivo glamour! Per chi desidera osare un po’ di più, lo Champagne è la bollicina francese ideale, ma anche alcuni nostri spumanti italiani possono sostenere la forza organolettica ed aromatica del grande salume di Zibello. Per le cugine del Culatello, più morbide e meno saporite, sarebbe meglio usare bollicine non troppo impegnative come un Trento DOC o un Franciacorta DOCG.
Salumi d’Italia
Ogni regione italiana ha le sue peculiarità e prodotti d’eccellenza, spesso tutelati dal marchio di garanzia, come la mortadella di Bologna o la finocchiona IGP della Toscana. Ogni salume desidera, come la tradizione vuole, essere accompagnato da un buon calice di vino che ripulisca il palato e riequilibri il gusto. Sfatiamo il mito che con i salumi non ci va sempre abbinato un vino rosso. Siamo in Friuli-Venezia Giulia dove si produce, in provincia di Udine, una delle assolute eccellenze della gastronomia mondiale: il prosciutto crudo San Daniele con marchio DOP. Gusto delicato e avvolgente, che chiama a sé un vino dalle note sapide e corpose come un Pas Dosé Nature o un Blanc de Blancs. Un vino spumante non troppo aromatico, che bilanci la morbidezza del salume dalle spiccate note erbacee e dal bel retrogusto amarognolo. Nel regno della gastronomia toscana i salumi e la preparazione delle carni sono un’arte tramandata da generazioni. Qui troviamo la finocchiona toscana IGP: salume ricavato dalla carne di suino e aromatizzano con semi o fiori di finocchio, morbida e pungente al palato. Il Chianti Classico, considerando l’abbinamento regionale, è il vino d’eccellenza ma consigliato è anche un vino rosato in versione spumantizzata. Gusto delicato e pieno, profumo fragrante e aroma intenso, la Mortadella di Bologna IGP è un prodotto d’eccellenza italiano. Carne di suino con aromi e spezie, che regala un perfetto incontro tra la tendenza dolce del grasso e la sensazione sapida degli aromi. L’abbinamento è quasi obbligato con un vino rosso ricco e corposo, ma un abbinamento azzardato potrebbe essere con il Lambrusco. Un vino che regala intense sensazioni fruttate e floreali, che ben si sposano con la complessità della mortadella. Se si ha voglia di sperimentare, è consigliato uno spumante in versione Brut o Extra Brut, ne rimarrete sorpresi!