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Puglia

Il sole della Puglia lo ritrovi nei suoi vini rossi, così luminosi e profumati, figli di un territorio nato per la viticoltura. La Puglia ha fatto passi da gigante in questi ultimi decenni, ricavandosi un posto di rilievo nella produzione di qualità: la nostra selezione di pregiate etichette pugliesi ne è la prova! Scopri le migliori offerte e le cantine pugliesi più famose sull’e-commerce di Signorvino: rimarrai colpito dalle nostre proposte. La Puglia in rosso ti attende, tu non farla aspettare!

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I migliori vini rossi della Puglia

Dalla Puglia arrivano ottimi vini, sia bianchi che rossi, tutti con propria personalità e carattere, profumi e aromi tipici, ma probabilmente i più famosi sono il Negroamaro e il Primitivo. Il Negroamaro è un rosso prodotto in tutta la regione, ma la sua zona d’elezione è il Salento. Questo territorio, il “Tacco d’Italia”, ha terreni argillosi e calcarei che nella parte meridionale si diramano verso le Murge. L’uva è ricca di zuccheri, tanto che ne esce un vino corposo, piuttosto morbido e ricco al naso, che può virare da profumi di piccoli frutti rossi piuttosto maturi alla confettura. Il sorso è pieno, caldo, con buona persistenza, in particolare se ha fatto un passaggio in legno. Oltre che nella versione rossa, il Negroamaro si presta molto bene a essere vinificato in rosato. L’altro asso nella manica della viticoltura pugliese di qualità è il Primitivo, un’uva probabilmente parente dello Zinfandel californiano. Un vino che si esprime con un colore rubino impenetrabile, profumi di prugna, amarena, garofano e spezie, quest’ultime anche senza passaggio in legno, ma a causa delle caratteristiche stesse dell’uva.

Grandi denominazioni

In bocca, specie se ha fatto un passaggio in botte grande o piccola, emergono le caratteristiche di speziatura del Primitivo, rendendolo un colosso per complessità e piacevolezza gustativa. La morbidezza e la rotondità di questo rosso sono riequilibrate dalla piacevole freschezza e da una componente tannica importante. La denominazione più importante è quella del Primitivo di Manduria, zona dove trova massima espressione, che si estende in diversi comuni delle provincie di Taranto e Brindisi. Il disciplinare di produzione prevede l’impiego di Primitivo per un minimo dell’85%, più un 15% di altre uve a bacca rossa. La versione Riserva ha un titolo alcolometrico volumico di 14%, con un affinamento complessivo di 24 mesi, di cui 9 in legno. Esiste anche la versione Primitivo di Manduria dolce naturale, un nettare abboccato che deve essere prodotto da sole uve di primitivo in purezza, e che può attestarsi sui 16%. Altre uve fortemente identificative della Puglia sono il Nero di Troia, il Bombino Nero, la Malvasia Nera di Brindisi e Lecce, e infine l’Aleatico con cui si fa un passito molto piacevole.

Abbinamenti da provare

Tutti i vini rossi della Puglia sono perfetti con gli abbinamenti regionali. Volete qualche esempio? Il Negroamaro è ottimo con le polpette di agnello, la carne di cavallo alla brace, con i formaggi stagionati e con la selvaggina. Il Primitivo, grazie alla sua morbidezza, si abbina perfettamente a piatti di carne di qualsiasi tipo. Ad esempio, sta d’incanto con la strepitosa bombetta, l’involtino di capocollo di maiale dal cuore filante, street food ante litteram. Le sue versioni più “giovani” sono adatte ad accompagnare primi piatti con sughi di carne o zuppe di legumi, ma anche formaggi di lunga stagionatura. Con la versione dolce del Primitivo o con il passito da Aleatico ci si può divertire abbinando svariati dolci pugliesi, come il pasticciotto di Lecce (un tortino ovale di pasta frolla, ripieno di crema pasticcera), le Cartellate (sfoglie di pasta fritta cosparse di miele, spezie e mandorle) o il biscotto di Ceglie (un biscottino ripieno a base di farina di mandorle).

Sapori e aromi più armonici

La denominazione Rosso del Salento, si presta a diversi abbinamenti. È perfetta con le mitiche orecchiette con le cime di rapa o con le melanzane ripiene, ma anche con un sontuoso caciocavallo o con un pecorino delle Murge. Un abbinamento perfetto è anche quello con la carne, soprattutto quelle tipiche del Salento come l’agnello, il capretto e il maiale. Si può anche abbinare a primi piatti con sughi a base di carne. Anche il Nero di Troia si accompagna bene a molti piatti a base di carne, soprattutto se saporite o speziate, e a selvaggina. È ottimo se gustato insieme a pietanze provenienti dal suo territorio d’origine, come l’agnello in agrodolce e la faraona ripiena. Il vino Bombino Nero invece si abbina perfettamente alle verdure, sia fritte che sotto forma di vellutate, ma anche a pesce e carne bianca. Insomma, ora non vi rimane che sperimentare: provate la Puglia più golosa!