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I migliori vini bianchi dell’Emilia-Romagna
Tra le regioni più fertili e produttive d’Italia, l’Emilia-Romagna del vino si giova del Mar Adriatico che mitiga il clima della zona costiera, portandone gli influssi fin nell’entroterra. La variabilità climatica assicura la produzione di numerose tipologie di vini, sia rossi che bianchi, da vitigni autoctoni e internazionali, ognuno dal carattere tipico. La Colli Bolognesi Pignoletto Classico DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita), considerata la denominazione “regina dei Colli Bolognesi”, si ottiene da uno dei vitigni autoctoni più caratteristici della regione, il Pignoletto, che concorre per almeno l’85% alla sua produzione. Il disciplinare di produzione permette di aggiungere sia Pinot Bianco, Riesling Italico e Trebbiano romagnolo per un massimo del 15%. Questa denominazione è ricompresa geograficamente in quella dei Colli Bolognesi DOC, estesa su 14 comuni della provincia di Bologna e due di quella di Modena.
Grandi denominazioni del vino bianco dell’Emilia-Romagna
In questa provincia si produce comunque il Pignoletto, anche nella versione Superiore, Passito e Spumante, secco e Amabile, assieme ad altre varietà, tra cui Sauvignon Blanc, Chardonnay, Riesling e Pinot Bianco. L’Albana di Romagna DOCG è un vino che nasce dal 95% minimo di Albana, più altri vitigni a bacca bianca del territorio, che può essere prodotto sia nella versione passita, dolce e secca. Si tratta di un vitigno a bacca bianca molto antico, tanto che i primi cenni storici risalgono al 400 D.C., nella cittadina di Bertinoro, da sempre considerata la culla dell’Albana. Oltre a queste denominazioni non si può dimenticare il Pagadebit di Romagna DOC, prodotto nelle provincie di Ravenna e Forlì con uva Bombino e il Rébola Colli di Rimini, con uve Pignoletto, assieme a uno svariato elenco di internazionali, come il Sauvignon (Superiore, Terre di Montebudello, Colli Bolognesi ecc.), lo Chardonnay e il Pinot Grigio dei Colli di Parma.
Abbinamenti da provare
Sono talmente tante e tutte buonissime le ricette tipiche dell’Emila Romagna, che sedersi a tavola, sorseggiando un vino bianco tipico, è un vero piacere! Tra le tentazioni di questa regione c’è il crudo di Parma, di Modena e Langhirano, che si abbinano molto bene con i bianchi emiliani, come uno Chardonnay dei Colli Bolognesi DOC o un Sauvignon Superiore Terre di Montebudello DOC. Con gli affettati più grassi, come una deliziosa pancetta o con i secondi più saporiti, come uno zampone, potete andare su un bollicine, che pulisca perfettamente il palato, come un Pignoletto spumantizzato. Se preferite delle basi spumante più strutturate, come un Pinot Nero, potreste scegliere un Colli Piacentini Metodo Classico, con cui pasteggiare per una cena intera, partendo dall’antipasto con un ghiotto gnocco fritto o delle rane in pastella, passando per le tipiche lasagne bolognesi, sino alle anguille delle valli di Comacchio.
Sapori e aromi più armonici
Il Pagadebit di Romagna DOC, colore giallo paglierino, immediato al naso e in bocca, è un buon vino da aperitivo o da abbinarsi con piatti delicati di verdure e pesce. Se amate i cappelletti in brodo potete andare su un Trebbiano di Romagna, giallo paglierino, profumi minerali e di frutta gialla, sorso piacevole e fine, mentre se i cappellacci di zucca ferraresi sono la vostra passione, dovete scegliere un bianco più strutturato e profumato, dalla buona sapidità, come un Sauvignon Blanc dei Colli Bolognesi. L’Albana di Romagna DOCG nella versione secca è un vino dal colore giallo paglierino, dai profumi di susine, fiori di acacia e frutta secca, palato intenso e fresco, che si abbina alle pietanze di pesce, come zuppe e brodetti. Nella sua versione passita è perfetto con i formaggi erborinati, come il gorgonzola, con i dessert a base di creme, ma anche con il foie gras.