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Emilia Romagna

L’Emilia Romagna è molto conosciuta per la produzione di vini rossi, ma la produzione di vini spumanti è piuttosto recente e si concentra soprattutto nella spumantizzazione di uve locali come Albana, Trebbiano e Grechetto Gentile. Tutti gli spumanti emiliani vengono prodotti attraverso il Metodo Classico, mantenendo quindi una struttura e un’eleganza unica. Scopri la selezione!

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Emilia Romagna

Storia e zone di produzione degli spumanti emiliani

Le bollicine dell'Emilia-Romagna rappresentano una componente significativa della tradizione enologica di questa regione. Grazie alla varietà dei vitigni e alle tecniche di produzione, i vini spumanti emiliani offrono una vasta gamma di sapori e stili, adatti a diverse occasioni. L'Emilia-Romagna ha una lunga storia di produzione di vini frizzanti, che risale a diversi secoli fa. I metodi di spumantizzazione sono stati affinati nel corso del tempo, permettendo alla regione di sviluppare una solida reputazione per i suoi vini vivaci e festosi. Tra le zone di produzione più conosciute troviamo i Colli Bolognesi con il Pignoletto: vitigno autoctono base per la produzione di questi spumanti, prodotto sia con Metodo Charmat sia con Metodo Classico, offrendo vini freschi, floreali e fruttati con una piacevole acidità. Il Lambrusco è probabilmente il vino frizzante più noto dell’Emilia-Romagna e ne esistono di diverse varietà, ognuna con caratteristiche uniche tra vini secchi, amabili o dolci. Anche i Colli Piacentini godono di distese di vitigni come l’Ortrugo o la Malvasia di Candia Aromatica, per la produzione di vini frizzanti leggeri o spumanti aromatici e fruttati.

Terroir e vitigni dell’Emilia-Romagna

L'Emilia-Romagna, situata nel cuore dell'Italia settentrionale, è una regione nota per la sua ricca tradizione enologica e la diversità dei suoi vini. Il terroir variegato e i numerosi vitigni autoctoni e internazionali contribuiscono alla produzione di vini unici e distintivi. L'Emilia è caratterizzata da colline dolci e pianure fertili. Le principali zone vitivinicole includono i Colli Piacentini, i Colli di Parma, i Colli di Scandiano e Canossa, e i Colli Bolognesi. I terreni sono variegati, comprendendo suoli argillosi, calcarei e sabbiosi. Questa diversità permette la coltivazione di una vasta gamma di vitigni. Il clima è continentale con estati calde e inverni freddi, ma le colline offrono una buona escursione termica tra il giorno e la notte, favorevole alla produzione di vini aromatici. La Romagna presenta un paesaggio collinare più accentuato rispetto all'Emilia, con vigneti che si estendono dalle colline fino alla costa adriatica. I suoli sono principalmente argillosi e calcarei, con una buona presenza di marne. Questi terreni sono ideali per la coltivazione di vitigni autoctoni come il Sangiovese e l'Albana. Il clima è più mite rispetto all'Emilia, grazie all'influenza del mare Adriatico che mitiga le temperature. Anche qui, l'escursione termica è significativa e contribuisce alla qualità dei vini. L'Emilia-Romagna offre una straordinaria diversità di terroir e vitigni, che si riflette nella varietà e nella qualità dei suoi vini. Che si tratti di un fresco Lambrusco, di un elegante Pignoletto o di un robusto Sangiovese, ogni vino racconta una storia di tradizione e passione enologica.

Come sono prodotti gli spumanti emiliani?

Gli spumanti emiliani, noti per la loro vivacità e freschezza, vengono prodotti utilizzando diverse tecniche di spumantizzazione. Le principali tecniche utilizzate sono il Metodo Charmat e il Metodo Classico. Ogni metodo conferisce caratteristiche uniche agli spumanti, rendendoli adatti a diverse occasioni e abbinamenti gastronomici. Il metodo Charmat è il più comune per la produzione di spumanti emiliani, in particolare per i vini frizzanti come il Lambrusco e il Pignoletto. La seconda fermentazione avviene in grandi recipienti di acciaio inox a pressione (autoclave). Questo processo dura generalmente tra 20 giorni e 3 mesi. Dopo la fermentazione, il vino viene filtrato e imbottigliato sotto pressione per mantenere le bollicine. Il metodo classico è utilizzato per spumanti di alta qualità, come alcuni Pignoletto e altre varietà. La seconda fermentazione avviene direttamente in bottiglia, con l'aggiunta di lieviti e zuccheri. Il vino resta in bottiglia a contatto con i lieviti per un periodo che può variare da 9 mesi a diversi anni. Questo processo sviluppa aromi complessi e una struttura più piena.

Come abbinare le bollicine emiliane?

Gli spumanti emiliani, con la loro freschezza e vivacità, sono perfetti per diversi abbinamenti culinari come aperitivo, accompagnando salumi e formaggi locali. Si abbinano bene a piatti di pasta con sughi leggeri di pesce o verdure, risotti e piatti della tradizione emiliana come le tagliatelle al ragù. I Lambrusco secchi sono ideali con carni rosse, grigliate e piatti saporiti come il cotechino e lo zampone. Gli spumanti dolci si sposano bene con dolci a base di frutta e torte della tradizione italiana. Gli spumanti dell'Emilia-Romagna offrono una vasta gamma di esperienze sensoriali, dai vini freschi e fruttati a quelli complessi e strutturati, rappresentando la diversità e la ricchezza del patrimonio enologico della regione.