I migliori vini rossi del Lazio
Ha un paesaggio molto ricco e vario il Lazio, fatto di monti, laghi, mare, colli e pianura, dove la vite si è integrata perfettamente. Dai suoi ex vulcani, dove ora nascono i laghi, sino ai colli, questa regione è nata per produrre vino, tanto che sin dall’Antica Roma la vite fa parte della sua economia agricola. Tra i vini più caratteristici e famosi del Lazio non possiamo che citare una delle sue DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita), il Cesanese del Piglio. La zona di produzione è quella della provincia di Frosinone, su un territorio vitato di circa 15mila ettari, molto noto nel Lazio per storia e qualità produttiva. Secondo il disciplinare di produzione si possono produrre diverse tipologie di Cesanese, quello d’entrata, il Superiore e il Riserva. Il primo è un Cesanese tipico, prodotto con almeno il 90% di Cesanese d’Affile o Comune, che si esprime su tonalità rubino, profumi di fiori e frutti rossi, buon corpo e persistenza. Il Cesanese del Piglio Superiore ha una gradazione alcolica di non meno di 13°, mentre il Cesanese Riserva è sottoposto a un periodo di invecchiamento superiore, non meno di 20 mesi di cui 6 mesi in bottiglia.
Grandi denominazioni del vino rosso del Lazio
Il Cesanese Riserva è una versione molto più ricca e complessa, sia nei profumi che nel gusto. In tutto il Lazio sono inoltre prodotti molti Rossi IGT (Indicazione Geografica Tipica) da diversi vitigni internazionali come il Merlot, il Cabernet Sauvignon e il Cabernet Franc. Queste uve a bacca rossa si esprimono bene in tutti i territori, cosa che spiega il loro successo in tutto il mondo, ma sanno al contempo cambiare le proprie sfumature organolettiche rispetto al terreno e alle condizioni pedoclimatiche in cui vengono allevate. Nel Lazio il clima è di tipo Mediterraneo, ma sono diversi i suoi, da quelli composti da tufo friabile nella zona del Tirreno, ricchi di potassio, a quelli ricchi di argilla e calcare, lungo il litorale di Cerveteri. Esistono poi dei terreni vulcanici nella zona dei Colli Romani, con sedimenti arenacei, marnosi e argillosi, che conferiscono ai vini delle caratteristiche di sapidità e buona mineralità. I vitigni internazionali coltivati in pianura, in terreni sabbiosi e argillosi ricchi di sostanze minerali, danno ottimi prodotti, con profumi e colorazione intensa.
Abbinamenti con i vini rossi del Lazio
I gustosi piatti tradizionali del Lazio vengono esaltati dai suoi vini regionali, sia bianchi che rossi. Qualche esempio? Con la coda alla vaccinara, le animelle o la trippa, tutti piatti saporiti di origine contadina, si può abbinare in tutta tranquillità un Cesanese del Piglio, magari nella versione Superiore. Nella versione base, invece, si possono abbinare i saltimbocca alla romana o del pecorino fresco. Questo vino è adatto a tutto pasto, può essere consumato insieme ad antipasti, primi e secondi piatti. Fra i primi piatti consigliamo l’abbinamento a pasta col ragù, l’amatriciana oppure i rigatoni alla pajata, ma è ottimo anche con gnocchi di patate e polenta condita con carne. Per quanto riguarda gli antipasti, degustate questo vino con taglieri di salumi stagionati e formaggi di media stagionatura. Il Cesanese è perfetto anche nella cucina internazionale, con un pollo Tandoori o in agrodolce. Con l’Abbuoto, piatto ciociaro a base di interiora di agnello, occorre un rosso più strutturato, magari un Merlot o un Cabernet Sauvignon.
Sapori e aromi più armonici
Con un vino Atina DOC, composto da Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot e Syrah, si possono abbinare salumi piccanti, abbacchio e primi piatti di pasta molto conditi. Un Aleatico di Gradoli, invece, è ottimo se gustato a fine pasto magari in compagnia di un dessert, pasticceria o frutta secca. Insieme ad un vino Cerveteri DOC, dal gusto sapido e armonico, consigliamo di servire salumi, formaggi saporiti e carni arrosto, mentre con un Cesanese di Affile è meglio gustare primi con sughi di pollo, arrosti e abbacchi. Ad abbacchi e sughi di pollo, si può abbinare anche un Cesanese di Olevano Romano, ma questo vino è adatto anche ad alcuni dessert. Il vino Colli Etruschi Viterbesi, dal sapore fresco a armonico, è ottimo se assaggiato insieme a minestre, salumi, frittate e formaggi molli, mentre un vino Cori è piacevole quando è accompagnato da arrosti di carni bianche e verdure ripiene al forno. Infine, ad un vino Velletri è consigliabile abbinare un piatto tipico come la coda alla vaccinara o un abbacchio alla romana.