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Le origini del Vermentino
Come accade per molti vitigni dalla lunga storia, le origini del Vermentino sono incerte. L’ipotesi più accreditata è che, dalla Spagna o dal Portogallo, il Vermentino abbia raggiunto la Francia, per poi arrivare sulle coste italiane alla fine del XIV secolo. Il Vermentino si sarebbe diffuso prima in Liguria, proveniente dalla vicina Costa Azzurra, poi in Toscana, arrivando fino all’Isola d’Elba, alla Corsica e alla Sardegna, probabilmente dal porto di Marsiglia. Anche lo stesso nome Vermentino ha origini dubbie. Si ipotizza che derivi da vermena, termine latino medievale per indicare ramoscelli esili e giovani. Ad essere certa, però, è la sua storia più recente. Vinificato in varie tipologie nei secoli scorsi, inclusi i vini dolci come il passito, oggi, grazie anche a un ottimo lavoro degli enologi italiani, si tende a vinificare il Vermentino in purezza, per esaltarne le qualità. Per farlo, si è passati a una vendemmia anticipata, in modo che il mosto conservi una maggiore acidità. Il Vermentino oggi è fra i più amati vini bianchi toscani e liguri. In Sardegna, addirittura, è diventato il più diffuso fra i vini bianchi sardi, accanto all’altro principe della Sardegna, il rosso Cannonau. Una varietà di Vermentino sardo, il Vermentino di Gallura, rappresenta l’unico vino DOCG fra tutti i vini sardi.
Vermentino toscano, sardo e ligure: le differenze
Il Vermentino è un vitigno semiaromatico e, di conseguenza, genera vini dal profumo delicato ma deciso e dalla spiccata acidità naturale, che li rende adatti all’invecchiamento. I vini a base di uve Vermentino sono vini sapidi, strutturati, freschi e di buona persistenza. A seconda della zona di coltivazione, il Vermentino esprime caratteristiche anche significativamente diverse. Il microclima e il terreno sardo, infatti, rendono il Vermentino di Sardegna corposo e aromatico, con richiami di macchia mediterranea e una sapidità ancora più accentuata. Il Vermentino ligure si distingue per un bouquet fruttato e floreale, dalla persistenza piacevole, e una gradazione alcolica molto spesso più bassa di quello sardo o di quello toscano. Il Vermentino toscano, invece, è un vino fresco dalle note più fruttate, con sentori di agrumi ai quali si aggiungono nuance di mandorla nell’elegante finale. Da ricordare, fra il Vermentino ligure, sicuramente il Colli di Luni DOC Vermentino, secco e armonico, dal bouquet intenso, caratteristico e fruttato. Come Vermentino toscano invece si distingue il Bolgheri DOC Vermentino dal colore giallo paglierino con riflessi verdognoli e profumi minerali. Accanto conosciamo il Maremma Toscana DOC Vermentino di colore giallo delicato con riflessi verdi, secco e morbido al palato. Il re del Vermentino sardo è indubbiamente il Vermentino di Gallura.
Il Vermentino di Gallura DOCG
Nel clima secco e ventilato della Gallura, con i vigneti posizionati in soleggiate zone collinari, il Vermentino trova le condizioni ideali per prosperare ed esprimere a pieno le proprie caratteristiche migliori. Unica DOCG della Sardegna dal 1996, il Vermentino di Gallura è un vino di buona struttura e alcolicità, sapido, dal colore giallo paglierino e dai profumi che richiamano fiori bianchi, frutta gialla e note di macchia mediterranea. Da disciplinare, la base deve essere composta da uve Vermentino almeno al 95%, con un eventuale 5% di uve a bacca bianca non aromatiche adatte a essere coltivate in Sardegna. Non solo può essere vinificato anche nelle tipologie superiore e vendemmia tardiva, ma si possono ottenere vini con bollicine (tipologa frizzante e spumante) e dolci (passito). Il Vermentino di Gallura, da DOCG, ha almeno 11 gradi, che salgono a 12 per le versioni superiore e vendemmia tardiva, e scendono a 10 per la versione frizzante o spumante.
Abbinamenti e degustazione del Vermentino
Come abbiamo visto, il Vermentino esprime caratteristiche diverse a seconda della regione di produzione e può essere vinificato in diverse tipologie. Questo lo porta a essere un vino abbastanza versatile, adatto a molteplici abbinamenti culinari. Nonostante ciò, il Vermentino è anche il vitigno del mar Tirreno e, come tale, sembra nato apposta per essere accompagnato ai piatti di pesce e, in particolare, ai crostacei e ai molluschi, specialmente se in crudité. Il Vermentino di Gallura si sposa perfettamente con le zuppe di pesce, soprattutto se tipicamente sarde, come la cassola sarda o zuppa di pesce alla casteddaia, adattissima per il pranzo della domenica. Il Vermentino toscano, Bolgheri o Maremma Toscana DOC, è perfetto per i crostacei. È ottimo per un raffinato aperitivo fra amici a base di vino bianco e gamberi crudi, ed è assolutamente da provare con le Canocchie alla Livornese. Il Vermentino ligure, e soprattutto quello dei Colli di Luni, fresco e fruttato, è il più versatile della famiglia. Si accompagna perfettamente a piatti tipici liguri come le trofie al pesto e la focaccia al formaggio, ma anche a primi piatti a base di funghi e pesci come il branzino o l’ombrina al forno.