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L’abbinamento perfetto: vino bianco e carne
Sapidi, speziati e con un’ottima aromaticità: i secondi piatti di carne si abbinano facilmente ai vini bianchi, a seconda della modalità di cottura e tipologia. La carne bianca si presenta a diversi tipi di preparazione e vi sono vini in grado di valorizzarne il gusto. Soprattutto in abbinamento alle preparazioni più semplici è opportuno scegliere un vino bianco di personalità che riesce ad esaltare il gusto e aggiungere carattere al piatto.
Arrosto e vini bianchi
Gli arrosti succulenti e gustosi richiedono un vino dotato di una discreta delicatezza e freschezza per asciugare la bocca e pulire il palato. Sapore deciso e persistente, l’arrosto è perfetto in abbinamento con un vino bianco croccante e acido come un Sauvignon, morbido come uno Chardonnay o un Gewürztraminer. Sapori decisi e persistenti, la carne arrosto è potente e il vino che lo accompagna deve reggere il confronto, offrendo una buona struttura e lunghezza al palato. Si sposano bene vini aromatici come il Vermentino o un Soave Classico del Veneto.
I migliori vini bianchi da abbinare al vitello tonnato
Il vitello tonnato è un piatto semplice dal gusto dolce e dove si sente particolarmente da delicatezza della carne bianca ben cotta, che sposa in modo equilibrato la grassezza della salsa con cui viene servito. Per il suo sapore è consigliato un vino bianco strutturato, in grado di combinarsi sapientemente al piatto senza mai sovrastarlo e stemperando l’untuosità della maionese che lo accompagna. Il vino ideale da abbinare a questo piatto è comunque un bianco di buona gradazione alcolica, come uno Chardonnay o azzardare con una bollicina di medio corpo, in grado di reggere il confronto con il gusto deciso del vitello tonnato. Il vino perfetto è dunque un bianco vivace, pieno ed avvolgente.
Il vino perfetto per il pollo al curry?
Gustoso e speziato, il pollo al curry richiede un abbinamento con un vino altrettanto deciso ma non troppo strutturato. Una bella sfida. Questo piatto di origine indiana è molto saporito e il Gewürztraminer è la scelta più classica. La parola curry è diventata di uso comune per indicare un tipo di spezia in polvere. In realtà il curry indiano non è una singola spezia ma una miscela di spezie diverse, tra cui pepe nero, cumino, coriandolo, curcuma e zafferano, che sono combinate tra loro a seconda del sapore più o meno intenso o della piccantezza desiderata. Versatile e profumata, questa spezia è usata oggi prevalentemente per esaltare il gusto delle carni di particolare delicatezza come il pollo e le sue note piccanti lo rendono particolarmente difficile nella scelta dell’abbinamento del vino. La persistenza unita alla dolcezza del curry richiede un vino bianco delicato e fresco, in grado di esaltare il profilo aromatico e offrendo morbidezza e intensità al palato.