La cantina di Polvanera si trova immersa nella tradizione pugliese più radicata: muretti a secco, fusti di roverelle e una struttura scavata per 8 metri nella roccia calcarea, per permettere ai vini di affinare a umidità e temperatura costante. Una cantina simbolo dell’enologia pugliese, caratterizzata dallo stile biologico dove i 100 ettari ricoperti da vigne allevate ad alberello e a cordone speronato sono allevate solo con vitigni autoctoni. Il nome Polvanera proviene da “Polvagnor” termine dialettale che indicava la famiglia che ha abitato la Masseria di proprietà per anni, e che, lavorando in miniera, aveva sempre la pelle scura data dal nero del carbone. Terra ferrosa e roccia calcarea sono i due elementi fondamentali dei terreni a dell’azienda di Gioia del Colle. Qui le fasi di vinificazione avvengono tutte in acciaio per non alterare le caratteristiche del prodotto iniziale. Uno tra i vitigni autoctoni che l’azienda vinifica è l’Aleatico, un vitigno semi-aromatico a bacca rossa che con molta probabilità è la mutazione genetica del Moscato Nero Toscano. A Polvanera viene allevato nel Vigneto Marchesana per produrre il rosso Aleatico dolce naturale. Le uve Aleatico vengono raccolte manualmente, alla quarta settimana di settembre, quando il contenuto zuccherino è concentrato nei grappoli e le uve sono quindi sur-mature. Vanno in macerazione per due settimane e fermentano per altri quattordici giorni in acciaio inox. Il vino affina per 24 mesi in acciaio inox e un anno in bottiglia. Il dolce di Polvanera è un vino rosso da dessert dal colore rubino intenso, che sprigiona al naso note di muschio e ciliegia. Fresco e avvolgente, dolce e delicato è da bere con dolci secchi a base di cacao a mandorle o miele, per festeggiare in compagnia o per godersi una beva in relax.
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