I migliori vini rossi del Molise
Negli appena 6.400 ettari vitati del Molise, concentrati soprattutto nella provincia di Campobasso, si sviluppa una viticoltura per metà in zona collinare e per metà in zona montuosa. Il clima è semi continentale, a causa degli altopiani tra gli Appennini sanniti e abruzzesi, che incidono sulla coltivazione della vite con estati calde, inverni freddi e carichi di precipitazioni nevose. Oggi in questa regione si producono vini rossi tutti disciplinati da DOC (Denominazione di Origine Controllata), tra cui il Tintilia del Molise e il Biferno. La prima DOC, la Tintilia del Molise, prevede l’utilizzo dell’omonimo vitigno a bacca nera, che per anni ha rischiato il quasi completo abbandono. Si deve ad alcuni agronomi lungimiranti, tra cui Giuseppe Mogavero, il recupero e la campagna di sensibilizzazione a favore di questo storico vitigno, che sta vivendo ora una vera e propria rinascita produttiva. I vini prodotti da vitigno Tintilia hanno un bel colore rosso rubino, profumi di spezie, spesso il pepe nero e la noce moscata, sorso pieno e di corpo, con buona persistenza. Da disciplinare di produzione sono previste tre tipologie, la versione rosso, Riserva e rosato.
Grandi denominazioni
La Doc Biferno si estende nell’alto bacino dell’omonimo fiume, tra i monti del Sannio e dell’Appennino Matese. Un microclima piuttosto ventilato, brezze marine e buona escursione termica, che creano ottime condizioni per la produzione di vino di qualità. Buona parte dei vigneti di questa DOC sono sui 500 metri per le uve a bacca rossa, fino a 600 per quelli a bacca bianca. Come accennato precedentemente, il rosso Biferno può essere base, Riserva, Superiore e rosato. Il primo, il Biferno Rosso DOC è prodotto con Montepulciano (70 – 80%) e Aglianico (10 – 20%), blend che dà un prodotto dal rosso rubino, profilo olfattivo di frutta rossa croccante, viole e rose, sorso intenso, di corpo e con buon tannino. La versione Biferno DOC Rosso Riserva prevede un affinamento più lungo, mentre il Superiore ha un titolo alcolometrico volumico più alto di almeno un grado. In entrambi i casi i vini diventano più complessi e di corpo, rispetto alla versione base. Esiste anche la DOC Pentro di Isernia, i cui rossi e rosati sono prodotti da Montepulciano e Sangiovese, con una parte di Tintilia. Oltre a queste c’è la DOC Molise, che comprende quasi tutto l’intero territorio regionale.
Abbinamenti da provare
I vini del Molise DOC sono relativamente recenti. Questa regione infatti è stata una delle ultime a vedere riconosciuta ad un proprio vino la denominazione di origine controllata. Nonostante ciò, sono anni che la tradizione enologica molisana sta acquistando sempre più importanza. Per quanto riguarda gli abbinamenti col cibo, dunque, c’è solo l’imbarazzo della scelta coi vini di questa regione! Qualche esempio? Un Biferno Rosso DOC si abbina piacevolmente a piatti di carne, pecorino stagionato, soppressata, risotti, polenta al ragù o paste elaborate. Se amate i piatti saporiti e gustosi, come l’agnello o il capretto potete andare dritti sul Biferno Rosso Riserva, che sa essere ampio e complesso, al punto di reggere il confronto. Ma un Riserva si abbina perfettamente anche con la pasta al forno, mentre il Superiore è più adatto a pasta e fagioli e riso al gorgonzola. Anche il Tintilia è uno splendido vino che sa abbinarsi perfettamente ai sapori decisi, dai formaggi stagionati alle grigliate, dal castrato alla selvaggina.
Sapori e aromi più armonici
Il Tintilia è particolarmente ottimo se assaggiato insieme a piatti tradizionali regionali, come capretto, ma anche con carni bianche in umido, primi piatti con sughi a base di carne e tartufi. Se poi volete sperimentare degli abbinamenti fuori regione, potete preparare una succulenta fiorentina o una gustosa tapenade, testando la meravigliosa abbinabilità di questi rossi di grande carattere. Con un vino DOC Pentro di Isernia potete gustare primi piatti delicati, formaggi stagionati, minestre e arrosti al forno, mentre un Aglianico del Molise è ideale con paste o risotti al sugo di carne, con la selvaggina o con formaggi stagionati. Il Cabernet Sauvignon, si può abbinare con coniglio arrosto, formaggi duri e leggermente piccanti, salumi e pasta. Con un Montepulciano invece, provate coniglio al forno, formaggi semi-duri, pasta al forno e salumi di qualunque tipo. Se invece siete amanti del pesce fritto o saltato, abbinateci un Sangiovese, che è ottimo anche con la pasta. Provate!