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Lazio

Sull’e-commerce di Signorvino trovi una selezione di famosi vini bianchi del Lazio dall’ottimo rapporto qualità-prezzo, a cui non potrai proprio resistere! Scopri tutte le proposte in serbo per te: dalle aziende vinicole più famose a quelle di nicchia, dalle etichette che hanno fatto la storia di questa regione ai vini autoctoni introvabili! Abbiamo creato una selezione capace di farti innamorare del Lazio più autentico e vero, capace di produrre l’essenza stessa di questa regione. Prepara i calici, i bianchi laziali aspettano solo di essere versati!

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I migliori vini bianchi del Lazio

Tra le produzioni più antiche in assoluto, specie nel Viterbese, dove gli Etruschi hanno fatto scuola, il Lazio vanta una ricca cultura vinicola, proseguita dall’Impero ai giorni nostri. Oggi questa regione produce il 76% di vini bianchi per una superfice vitata di 25mila ettari, estesi prevalentemente in collina. Il Castelli Romani DOC (Denominazione di Origine Controllata) è prodotto con Malvasia bianca di Candia, Malvasia del Lazio, Trebbiano toscano e Trebbiano di Soave nella zona di Albano sino a Velletri. Nel Colli Etruschi Viterbesi Bianco DOC ritorna ancora il Trebbiano, così come la Malvasia, decisamente tra i vitigni più caratteristici di questa regione, spesso vinificati in blend. A volte è possibile ritrovare questi vitigni anche in purezza, come nel caso della DOC Lazio Malvasia, la più estesa nella regione, dove questa uva concorre per l’85% alla produzione di questa denominazione, più un 15% consentivo di altri vitigni a bacca bianca.

Cenni storici e curiosità

La presenza forte del clero nel Lazio, sia col monachesimo che coi Papi, ha certamente influenzato positivamente la presenza della vite nella regione, così come la produzione di vino. Anche con la caduta del papato, la produzione vinicola continuò ad alimentare l’economia della regione, tanto che a fine Ottocento, i vini più noti del Lazio erano il Frascati, Castelli Romani, Marino e l'Est! Est!! Est!!!, tutti ottenuti da vitigni autoctoni. L’Est, Est, Est di Montefiascone è legato a una celebre leggenda, che ne spiegherebbe il nome. Nel 1111 Enrico V di Franconia, allora re Germania, si recò a Roma per ricevere la corona di imperatore del Sacro Romano Impero assieme al vescovo Johannes Defuk, appassionato di buon vino. Pare che un servo, a cui si era raccomandato di portare al prelato il migliore vino possibile, segnandolo con “est” (ossia c’è, è buono!), arrivato nella cittadina di Montefiascone, trovasse un bianco talmente buono da segnare “Est! Est!! Est!!!”. Era il migliore possibile!

Abbinamenti con i vini bianchi laziali

La cucina laziale è molto profumata e gustosa, esattamente come i suoi vini, sia rossi che bianchi. Il bianco dei Castelli Romani DOC ha delle intense sensazioni aromatiche al naso, spesso di fiori gialli e frutti appena colti, mentre il sorso è sapido, piacevolmente fresco e lieve. Un bianco con queste caratteristiche riesce a essere un camaleonte a tavola, accompagnando svariate portate sia regionali, che della penisola. Qualche esempio? Con un Castello Romani bianco può mangiare una mozzarella di bufala con dei freschi pomodorini, una ricca zuppa di ceci o del semplice affettato col pane. Con una Malvasia in purezza, dai profumi seducenti di gelsomino e frutti bianchi, sorso accattivante e molto piacevole, si può abbinare un primo di pesce, come degli spaghetti allo scoglio o scegliere delle preparazioni di verdure, come degli asparagi al burro o delle melanzane gratinate.

Sapori e aromi più armonici

Più agrumato, dai sentori di frutta gialla con qualche tono erbaceo, l’Est, Est, Est di Montefiascone ha buon corpo e buona freschezza, tanto da accompagnare bene i primi piatti conditi dell’ottimo pesto genovese o del sugo alle noci. Più difficile, proprio per la freschezza, l’abbinamento coi sughi a base di pomodoro, a cui è meglio abbinare un bianco più aromatico, a base Malvasia, come il Frascati Superiore DOCG. Dal colore giallo paglierino luminoso, profumi di frutta gialla, come la pesca, floreale e dotato di buona persistenza e struttura, si abbina tipicamente ai bucatini all’amatriciana, alle fettuccine alla ciociara e agli spaghetti alla carbonara. Se scegliete la versione Riserva potete avventurarvi verso piatti più complessi, come i formaggi di media stagionatura, le carni bianche arrosto, i calamari in guazzetto e il fritto di gamberi. Non vi resta che provare!