Annata: 2019
Denominazione: Sforzato di Valtellina DOCG
Uve: Chiavennasca
Alcool: 16 %
Formato: 0,75 l
Tipologia: Rosso
Regione: Lombardia
Origine: Made in Italy
Occasione: Pranzo della domenica
Abbinamento: Carni rosse
Allergeni: Solfiti
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SPECIFICHE
NOTE DI DEGUSTAZIONE
La storia della cantina Nino Negri parte da lontano e si lega a doppio filo con l'evoluzione enologica della Valtellina. Tutto comincia nel 1897 quando Nino Negri decide di avviare a Chiuro, in provincia di Sondrio, un'attività vitivinicola. La crescita continua sempre di più nei decenni avvenire, nel dopo guerra era una tra le più promettenti dell'area. Dopo diversi passaggi di proprietà oggi può contare 33 ettari nelle zone più prestigiose tra cui Inferno, Grumello e Fracia, nel cuore della Valgella ed una produzione media annua di 800.000 bottiglie. L'uva regina del territorio è una variante locale del Nebbiolo che qui viene chiamata Chiavennasca. Lo Sfursat è prodotto grazie all’appassimento naturale delle uve, favorito dai venti freschi e secchi delle Alpi. Il vino che ne deriva è un Nebbiolo unico: ricco ed austero ma con i caratteri minerali e freschi tipici dei vini di montagna. Le vigne di Chiavennasca poggiano sulle denominazioni di Valtellina DOC e DOCG, sulle pendici delle Alpi Retiche, lungo la sponda destra dell’Adda con un’esposizione a sud ad un’altitudine variabile dai 300 ai 550 metri s.l.m. Da fine settembre, le uve vengono raccolte a mano e poste in cassette da 4,5 kg di peso. Le uve vengono fatte appassire in fruttaio, perdendo circa il 30% del peso. Tra il mese di dicembre e inizio gennaio viene effettuata la vinificazione a temperatura controllata, con prolungata macerazione di 15-20 giorni. Segue un affinamento di due anni di cui almeno uno in legno. Al calice si presenta con un colore rosso rubino di media intensità; al naso intenso e complesso con note di frutta rossa matura e spezie, quali il pepe e la cannella. Sapore secco, con note di frutta nera, tannino presente e austero. Un vino pieno, persistente, con toni di chiodi di garofano e liquirizia. Ideale in abbinamento con arrosti di carni rosse, selvaggina o con il formaggio locale Bitto. Per apprezzarne appieno lo stile, Sfursat va servito ad una temperatura di servizio di 15/16°C.
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