Annata: 2021
Denominazione: Primitivo di Manduria DOC
Uve: Primitivo
Alcool: 15.5 %
Formato: 0,75 l
Tipologia: Rosso
Regione: Puglia
Origine: Made in Italy
Occasione: Pranzo della domenica
Abbinamento: Carni rosse
Allergeni: Solfiti
LA MAGIA DELLA VALPOLICELLA
L'autunno è quasi alle porte, giornate più corte e temperature più basse. Piccole e grandi aziende vinicole ti aspettano con i loro vini, pronti per essere degustati insieme ai tipici piatti della stagione. Questo mese puoi ricevere un Valpolicella Ripasso Sfojà in omaggio, con l'acquisto di 5 vini a tua scelta. Vieni a scoprire la collezione.
SPECIFICHE
NOTE DI DEGUSTAZIONE
Nel panorama enologico italiano Gianfranco Fino rappresenta sicuramente un’eccezione. Di quelle che piacciono. Azienda giovanissima – Gianfranco acquista i primi vigneti nel 2004 – riesce a imporsi già dopo pochi anni come un riferimento per i vini di una regione, ma anche del Sud Italia intero. Si ricordano le sue prime annate dai toni pioneristici, dove l’azienda produceva garage wines. Nel senso letterale: fino al 2016 la cantina era ubicata dentro all’annesso di un garage appartenente al proprietario.Il vigneron, nativo della Manduria, ha contribuito come pochi al riscatto del vino pugliese e al rinascimento del Primitivo, dimostrando quanta classe e quanta eleganza siano nascoste in un vitigno per molto tempo costretto a restare in disparte dietro le quinte.Il suo SE proviene da vigne più recenti, sempre impiantate ad alberello pugliese molto fitto, che arrivano a una densità di 12.000 piante per ettaro. Questo fa sì che ogni ceppo dia poca quantità di uva, molto concentrata.Il SE, Primitivo di Manduria, viene imbottigliato per la prima volta nel 2012. A differenza dell’ES, questa versione più moderna del primitivo targato Gianfranco Fino matura per nove mesi in barrique di primo e secondo passaggio.Il calice è impenetrabile, al naso salgono le note fruttate di ciliegia, mirtilli, more e marasca, adagiate su uno struzzicante sottofondo balsamico e di spezie dolci. La bocca è di grande densità, dove la morbidezza la fa da padrona per andare verso un gradevolissimo ritorno finale in cui emerge quell’acidità necessaria a bilanciare il sorso. Indubbiamente una bottiglia icona del Sud Italia, con cui fare ottima figura a un pranzo domenicale e, alla quale abbinare piacevolmente pietanze a base di carni rosse.
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